LANA DI ALPACA

La lana di alpaca è un tessuto sensazionale, unico nella sua naturalezza,
caldo, resistente e morbidissimo.

I capi di abbigliamento INTI RUMI

sono prodotti artigianalmente in Peru

Dopo aver viaggiato per anni in questo meraviglioso Paese ci siamo appassionati alle tradizioni, alla gente e all’artigianato andino, che rispecchiano a pieno un APPROCCIO NATURALE e SOSTENIBILE sia alla produzione di beni che e alla vita in generale.

La lana d’alpaca ricavata in modo artigianale nelle Ande viene tessuta lavorata a maglia ed arricchita con ricami mescolando conoscenze antiche e metodi di confezionamento più moderni.

La lana di alpaca tinge molto bene perché assorbe i colori, mentre i colori naturali in cui è disponibile sono un totale di 22 colori, e quindi la tintura non è sempre necessaria.

DA DOVE DERIVA

La fibra dell’alpaca è ottenuta dal pelo dell’alpaca, un mammifero della famiglia dei camelidi che vive principalmente sulle Ande Sudamericane. Questi animali amano i climi freddi e le temperature estreme, caratteristiche delle aree meridionali del Perù, dove gli alpaca sono da secoli considerati preziosi per il sostentamento delle popolazioni locali. Il tessuto di alpaca proviene da due diverse razze di animale: una è la Huacaya Alpaca che presenta un vello morbido e leggermente riccio, e l’altra è l’alpaca Suri, che invece presenta un manto setoso e attorcigliato molto pregiato per la sua naturale lucentezza.

In Perù esistono antichissimi dipinti su rocce datati oltre 8000 anni fa che rappresentano le prime interazioni tra gli antichi popoli peruviani e questi animali straordinari, curiosi e intelligenti. Secondo gli storici gli alpaca iniziarono ad essere addomesticati tra il 4000 e il 5000 a.C. Gli Incas li veneravano convinti che gli Dei li avessero regalati all’uomo per renderne possibile la vita. Abbiamo infatti diverse testimonianze dell’epoca sulla lavorazione di questa fibra. Oggi l’alpaca è un tessuto la cui lavorazione rientra nella protezione Unesco come bene di interesse universale.

LE CARATTERISTICHE

La lana alpaca ha delle caratteristiche particolari che la rendono pregiata e desiderata in tutto il mondo. Presenta una varietà di colori naturali che variano dal bianco puro al nero sfumato, tanto che può essere utilizzata sia al naturale che tinta.

– ISOLA DAL CALDO E DAL FREDDO:
Le sue speciali qualità termiche la rendono particolarmente adatta alla produzione di abbigliamento invernale. Infatti la lana d’alpaca ritiene il calore cinque/sei volte di più della “normale” lana di pecora.

– È IPOALLERGENICA:
La lana d’alpaca non contiene lanolina, quindi non provoca irritazione alla pelle e può essere utilizzata anche da neonati e chi è allergico alla lana.

– RESISTENTE ALL’USURA:
La lana di alpaca è resistente perché la fibra è più lunga: una fibra lunga rende il filato più forte perché le fibre si incastrano meglio e non si rompono.

– RESISTENTE ALL’ACQUA
– TRASPIRANTE
– RESISTENTE AL VENTO
– RESISTENTE AI CATTIVI ODORI che evaporano nella fibra.

ISTRUZIONI PER IL LAVAGGIO

CURE SPECIALI PER UN PRODOTTO SPECIALE

Se vogliamo poter godere il più a lungo possibile della nostra bella morbida fibra di alpaca dobbiamo porre attenzione che la pulizia sia adeguata. Se vengono seguiti questi semplici passaggi i prodotti in lana di alpaca dureranno molti anni e avranno sempre un ottimo aspetto.  Come fibra proteica, la fibra di alpaca ha una composizione simile alla pelle umana e ha eccellenti proprietà di ritenzione del calore proprio per la sua caratteristica termoregolatrice. Regola la respirazione della pelle e lo scambio di ossigeno e rilascia l’umidità nell’ambiente a seconda delle condizioni esterne. La fibra di alpaca è antimacchia e, a differenza delle fibre sintetiche, assorbe a malapena gli odori e lo sporco (proprio perché priva di lanolina). Ha quindi una funzione autopulente naturale: il sudore viene rilasciato nell’aria e la lana ha di nuovo un odore neutro e fresco semplicemente arieggiando il capo. È inoltre resistente al “pilling” e non si restringe, se mantenuti con cura i capi in alpaca dureranno decenni.

LAVARE MENO E MEGLIO PER PROTEGGERE L’AMBIENTE

Può sembrare strano, ma i prodotti in alpaca in fondo non hanno bisogno di essere puliti spesso, è sufficiente arieggiarli bene.
Lo sporco può attaccarsi ma non penetrerà mai nella fibra, infatti può essere facilmente rimosso o staccato.

Se vuoi lavare la lana, assicurati di esporla al minor calore e movimento possibile.
Se la lana viene lavata con acqua troppo calda, le fibre si restringono. Con troppo trattamento meccanico, la lana inizia a infeltrirsi e ad ammassarsi.

Per l’asciugatura meglio appoggiare il capo tra due asciugamani e poi arrotolarne le estremità per assorbire l’acqua in eccesso. Stenderlo nuovamente nella sua forma originaria e lasciarlo asciugare lontano dalla luce solare e dal calore diretto. Se stropicciato dopo l’asciugatura, è possibile vaporizzare leggermente il capo con un ferro da stiro o semplicemente stenderlo in bagno, e lasciare che il vapore sprigionato da una doccia calda ne attenui le pieghe.

CONSIGLI PER IL LAVAGGIO A MANO

  • Il lavaggio a mano è il metodo consigliato per trattare le lane pregiate.
  • Pochissimo detersivo neutro e/o specifico per la lana. Ne basterà una goccia altrimenti difficile da risciacquare
  • Non candeggiare
  • Acqua fredda (20° – 30° gradi max)
  • Non strizzare il capo come se aveste un canovaccio tra le mani, ma è sufficiente una delicata oscillazione della lana
  • Sciacquare bene e poi spremere con cura l’acqua
  • Non strizzare
  • Lasciare asciugare evitando l’esposizione diretta del sole
  • Stirare leggermente mettendo un panno di cotone tra il ferro da stiro e il capo

CURE SPECIALI PER UN PRODOTTO SPECIALE

La lana di alpaca può essere lavata anche in lavatrice, ma solo se la lavatrice ha un programma Delicati / Lana e purché non ci sia troppa oscillazione meccanica:

  • Acqua fredda (20° – 30° gradi max)
  • Programma Lana o Delicati
  • Non candeggiare
  • No ammorbidente
  • Nessuna centrifuga, o max 400 giri
  • No asciugatrice
  • Lasciare asciugare evitando l’esposizione diretta del sole
  • Stirare leggermente mettendo un panno di cotone tra il ferro da stiro e il capo